Calo del prezzo del grezzo e prese di beneficio dei mercati in questi ultimi giorni non sembrerebbero la migliore premessa per l'emissione di un prestito obbligazionario. Contrariamente a quanto sembra invece Eni ha appena emesso sul mercato degli Eurobond due nuove obbligazioni Eni, una a 8 anni a tasso fisso per un controvalore nominale di 800 milioni di euro e la seconda è la riapertura del prestito a 12 anni emesso a Settembre per 300 milioni , che si vanno ad aggiungere ai 900 milioni già collocati.
Le nuove obbligazioni Eni sono tra le più interessanti e profittevoli del momento , considerato il taglio dei tassi da parte della banca centrale europea ed il contemporaneo abbassamento dei rendimenti dei titoli di stato italiani. Non bisogna dimenticare infatti che il rating di Eni è superiore quello dello stato italiano e valutato pari a A3 e A rispettivamente da Moody's e Standard & Poor's. Nonostante l'ottimo rating la compagnia , proprio in qualità di emittente italiano , ha dovuto offrire un premio aggiuntivo agli investitori che nelle due obbligazioni Eni è risultato pari a 95 (novembre 2021) e 115 (novembre 2025) punti base rispetto al mid-swap
Le due nuove obbligazioni Eni sono volte a coprire il fabbisogno finanziario ordinario della compagnia e sono caratterizzate rispettivamente da
- Il prestito benchmark è stato collocato ad un prezzo di 99,957 € e con una durata di 8 anni con scadenza novembre 2021 , offre una cedola lorda annua del 2,5% con un rendimento effettivo del 2,631%
- La riapertura del bond con scadenza novembre 2025 (Isin XS0970852348) è stato collocato ad un prezzo di 103,779 € e garantisce una cedola lorda annua del 3,75%, con un rendimento effettivo del 3,356 %
Entrambe le emissioni di nuove obbligazioni Eni hanno un lotto minimo di 100.000€ e sono state piazzate dalle banche collocatrici tra le quali Goldman Sachs, Barclays , Mediobanca , Société Générale , Morgan Stanley ed Unicredit. presso investitori istituzionali francesi tedeschi italiani e inglesi.
