lunedì 14 luglio 2014

PRELIEVO FORZOSO SUI CONTI CORRENTI ?

E' di questi giorni l'approvazione da parte del Fondo monetario internazionale di una tassa sul debito consistente in un prelievo forzoso sui conti correnti. La misura proposta graverebbe anche sui prodotti del risparmio gestito come fondi pensione , prodotti assicurativi e sui fondi comuni. Si tratta di linee guida che il Fondo monetario ha recentemente suggerito per quei paesi con un debito elevato come l'Italia, Francia , Grecia , Portogallo, Spagna. Analogamente a quanto già accaduto a Cipro , il prelievo forzoso sui conti correnti verrebbe attuato nella misura del 10% per disponibilità superiori a 100.000€. Il prelievo forzoso su conti correnti è una misura fiscale universale , che colpirebbe in maniera generalizzata tutte le famiglie indiscriminatamente , senza tenere conto della capacità di reddito. D'altro canto il prelievo forzoso sui conti correnti è visto dal Fondo monetario come l'unica misura in grado di portare in tempi brevi ad una riduzione del debito. Tra le proposte di prelievo forzoso sui conti correnti anche quella di colpire con una aliquota inferiore tutti i conti correnti , anche quelli con piccole somme depositate. Tenuto conto dell'attuale governo di centro sinistra e della sua propensione ad una patrimoniale sulle grandi ricchezze , questa seconda proposta difficilmente troverà accoglimento. In Italia il prelievo forzoso sui conti correnti ha inoltre un illustre precedente accaduto nel 1992 con il governo di Giuliano Amato , anche in quell'occasione , per fronteggiare la grave situazione delle finanze pubbliche. Con una crescita che difficilmente supererà lo 0,3% , una disoccupazione crescente , un livello dei consumi ridotto al lumicino e la necessità di rifinanziare gli ammortizzatori sociali oltre alle misure di sostegno ai bassi redditi , anche la Bundesbank suggerisce un prelievo forzoso sui conti correnti come il male minore.