giovedì 24 ottobre 2013

BANCA MARCHE POSSIBILE COMMISSARIAMENTO

Banca Marche possibile commissariamento della banca di fontedamo. CdA e Collegio Sindacale sono sospesi dalle loro funzioni e la gestione dell’Istituto di Jesi è nelle mani di due commissari nominati dalla Banca d’Italia. Si tratta di Federico Terrinoni , già commissario straordinario in altri istituti in difficoltà e Giuseppe Feliziani , che ha ricoperto ruoli di rilievo nel mondo bancario. Obiettivo di questa gestione provvisoria a cura Banca d’Italia , è quello di riportare la gestione di Banca Marche entro criteri di sana e prudente gestione. I due commissari hanno indicato le necessità patrimoniali dell’istituto , alla luce delle azioni di contenimento del rischio già adottate su indicazione dell’istituto di vigilanza di Via nazionale.
La patrimonializzazione di Banca Marche alla fine del primo semestre 2013 infatti è andata al di sotto del minimo dell’8% dell’attivo. E’ quindi compito dei commissari , in vista della ispezione di Banca d’Italia , completare l’azione di trasparenza e chiarezza sui conti dell’istituto marchigiano , fornendo un quadro fedele della situazione per intraprendere le opportune azioni di risanamento. Banca Marche , in base alle indicazioni dei commissari , necessita di un aumento di capitale pari a 300 Milioni entro il 2013 e di altri 100 Milioni entro il biennio successivo. La gestione provvisoria terminerà il 27 Ottobre 2013 e Banca d’Italia potrebbe procedere con l'ormai possibile commissariamento Banca Marche. Le iniziative di ricapitalizzazione intraprese non si sono concretizzate ad oggi in un nulla di fatto. Il 55,8% di Banca Marche è in mano alle fondazioni delle casse di risparmio di Macerata , Pesaro e Jesi , che non hanno risorse per sottoscrivere l’aumento di capitale. Anche il tentativo di costituire una cordata di imprenditori locali tra i quali Francesco Merloni e Gennaro Pieralisi , che nel 2008 si resero protagonisti di una analoga operazione con Carifano , poi ceduta a Creval , realizzando una ottima plusvalenza , non ha dato esito positivo. In questa direzione si è tentato di coinvolgere anche Diego Della Valle , però impegnato in altri progetti.
Come alternative , per salvare Banca Marche possibile commissariamento , restano soltanto un interessamento , fino ad oggi smentito , di Intesa Sanpaolo in possesso di un pacchetto azionario del 5,8%. Il cambio di strategia di Intesa Sanpaolo potrebbe accadere alla luce del recente ricambio al vertice della governance del gruppo Intesa , con l’avvicendamento di Enrico Cucchiani con Carlo Messina nella posizione di amministratore delegato. Ultima spiaggia , osteggiata tanto dai sindacati , quanto da chi ha a cuore le sorti della banca per i risvolti sull'economia del territorio , è quella dello spezzatino dell’istituto marchigiano. A tal proposito , è notizia di oggi , la conferma dell’interesse della Banca Popolare di Vicenza , che ribadisce la propria offerta per 63 filiali delle 300 di Banca Marche.
I commissari nonimati dalla Banca d'Italia stanno continuando ad applicare il Piano Industriale Banca Marche approvato ad Agosto e che , sebbene osteggiato dai sindacati , lo ricordiamo prevede il taglio di 700 - 800 addetti , l'esternalizzazione del Centro Elaborazione Dati di Piediripa , un taglio dei costi di funzionamento dell'istituto valutabile in 120 Milioni di euro e la cessione di 63 filiali di cui 27 nel Lazio , 21 in Emilia Romagna e 15 della Cassa di Risparmio di Loreto.
E' doveroso sottolineare che i correntisti , e tutti coloro che avessero sottoscritto conti deposito con Banca Marche , sono al sicuro perché garantiti dallo Stato tramite il Fondo Interbancario di tutela dei depositi. Inoltre , durante questo periodo di gestione provvisoria e anche durante un eventuale commissariamento la normale attività della banca proseguirà regolarmente , e la clientela potrà continuare a fare riferimento agli sportelli dell'istituto marchigiano per ogni esigenza.

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